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Il blog di ANTHOS formazione & comunicazione

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venerdì 11 aprile 2008

Una nuova stagione...

Inizia il caldo, anche se il sole è ancora indeciso.
Non sa se lasciarsi andare o mantenere la sua riservatezza invernale.
Anche il nostro tempo risente del clima: giornate colorate di entusiasmo che si alternano a momenti con tanta voglia di voler fare nulla.
In questo periodo sembra tutto un po' più variabile, instabile, con un piede nell'inverno ed un altro nella vicina estate.
Il lavoro ha già occupato buona parte dell'anno, se lo consideriamo a partire da settembre e cresce l'ansia per ciò che è ancora possibile fare per migliorare i risultati e prepararsi a seminare di nuovo.
C'è spazio per ogni cosa in questo tempo che appare particolarmente fertile: verifica, risultati, programmazione e, con ciò, soddisfazione, voglia di fare di più, riconoscimento dei limiti, voglia di superarli.
Siamo ad aprile con tutta la forza della fioritura, con il piacere di attendere serate più lunghe, passeggiate possibili senza dover cogliere a volo i minuti di bel tempo.
Ci auguriamo che il tempo sia sempre più bello a giudicare da come si presenta in questi giorni: ogni cosa appare più vivibile, ciascuno più pronto ad incontrare, a condividere, a darsi da fare e i nonni fanno meno fatica a trattenere i bambini con i loro giochi all'aperto.
E' tempo di uscire allo scoperto, gli alberi sono fioriti e la natura aspetta il suo riconoscimento.
La tenacia che sa far riemergere dal letargo invernale richiama a raccolta ogni risorsa perché questo è il tempo dei profumi forti e dei colori esibiti dalla prorompente rinascita.
E' la stagione della ripresa, della voglia di concedersi alla pigrizia, del tentennare al suono della sveglia mattutina, del chiacchierio sui marciapiedi e nei mercati affollati più di visitatori che di acquirenti.
Ci stiamo preparando agli abiti leggeri dai toni chiari, ai capelli più corti e ai comodi sandali.
Più sobri, più disincantati, più fattivi.
Coraggiosi per un tempo sicuramente impegnativo che ci chiama ad esprimere nuovamente la nostra fiducia individuando chi orienti competenze, passione ed ascolto ai bisogni di tutti.
Siamo chiamati a votare affidando noi stessi e la intera collettività a persone corrette, educate e rispettose della dignità di ciascuno e di tutti, di coloro che abitano il nostro paese e di quanti vorranno abitarvi in futuro.
Saremo ancora più attenti che nelle altre volte perchè abbiamo ancora vissuto ed ancora compreso quanto valga il nostro diritto al voto, quale responsabilità personale e collettiva rappresenti quel segno sulla scheda.
E noi saremo in grado di scegliere i migliori, i più credibili: quelli che chiedono impegno e si obbligano ad impegnarsi, quelli che presentano programmi realistici e lavorano per realizzarli.
Non chiediamo miracoli.
Chiediamo competenza, impegno, correttezza e trasparenza.
Una legalità vera e non proclamata che attraversi tutti i settori e tutta la geografia del paese condita di onestà che nonostante le apparenze è radicata in tanti e che alla lunga premia e fa la differenza.
L'Italia che vogliamo è possibile.

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