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Il blog di ANTHOS formazione & comunicazione

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giovedì 21 febbraio 2008

A metà dell'anno scolastico...

I cambiamenti hanno ancora tenuto banco sin dall'inizio dell'anno e la vostra capacità di apprenderne in tempi brevi le logiche e gli scopi è stata ancora messa a dura prova.
I ragazzi, dal loro canto, crescono in fretta, chiedendo sempre più ascolto al nostro tempo frettoloso e stressato.
E, allora, quale è il modo migliore per affrontare la variabilità del nostro quotidiano?
Non esistono risposte uniche e la possibilità che ci è data è assumere comportamenti flessibili, in grado di fronteggiare qualsiasi situazione.
Dal momento che non esiste una risposta unica a tutte le circostanze, ci vorrà una nostra capacità di trovare risposte via via mutevoli a seconda delle circostanze.
Una intelligenza in grado di cogliere gli aspetti essenziali, di dare efficienza e motivazione, di rendersi tenera e cordiale nelle relazioni interpersonali.
La nostra adultità dovrà cimentarsi attraverso modelli sempre più elastici e morbidi, suscettibili di variazioni e di permeabilità.
Il che non vuol dire "deboli"; anzi, si fa riferimento proprio alla determinazione ed alla tenacia degli adulti nel volere e potere responsabilmente affrontare le situazioni.
Se crediamo di sapere già come si fa, e con tale testardaggine affrontiamo tutto allo stesso modo, viviamo relazioni automatiche che rinchiudono i soggetti in categorie e coltiviamo illusioni continue.
E' troppo variabile e mutevole, per fortuna, ciò che ci circonda, per essere prevedibile; e le contaminazioni e le trasversalità assumono via via sempre più fondatezza nei processi di apprendimento per poterli controllare.
E' tempo di flessibilità, di modificare l'approccio onnipotente ed autosufficiente che tanto ha caratterizzato i ruoli educativi. Mettersi alla pari di chi apprende da noi, per essere capaci di apprendere da tutti loro.
Pari dignità in differenti ruoli: una alterità che si arricchisce delle esperienze degli altri, che prende linfa da modi differenti di affrontare e risolvere le problematiche quotidiane, di attendere le soddisfazioni, di cercare le gratificazioni.
Manca ancora un po' alla fine dell'anno scolastico.
Non perdiamo l'occasione di apprendere, di imparare, di ringiovanire stando "insieme" ai ragazzi. Rischieremmo di invecchiare prima del tempo.

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