Vi presentiamo una giovane professionista

Buon anno a tutti.
A chi ha realizzato tutto ciò che ha desiderato ed attende il tempo giusto per goderne ed a chi vive la speranza di realizzarsi, di concretizzare passioni, di dare il via ai propri progetti.
Siamo proprio felici di affidare questo spazio ad una nuova risorsa ANTHOS, incontrata da poco ma che promette una collaborazione competente ed entusiasta, tra creatività ed ingegno.
Le lasciamo subito la possibilità di comunicare direttamente con voi e di presentarsi da sé.
Comunica bene anche attraverso la fotografia: http://eidos.carbonmade.com
realizzando immagini evocative di intenso significato su commissione di clientela raffinata.
Benvenuta, Filomena! A te, la parola!

Neolaureata, creativa, empatica, valigie-munita.
Come descriversi con quattro semplici definizioni… sembra il titolo di un libro sull’autostima, e, invece, si parla di me.
Si parla di Filomena Rota, nata e vissuta in una cittadina del casertano fino all’ottobre del 2001, anno in cui si trasferisce a Roma per frequentare una facoltà dal nome tanto lungo quanto fuorviante: "Scienze e tecniche psicologico-sociali della comunicazione e del marketing".
Inizia questo percorso formativo affrontando delusioni e soddisfazioni, premi e sconfitte… e dopo una laurea triennale e una specializzazione in formazione, comunicazione e innovazione decide di entrare nel magico mondo del lavoro con un solo obiettivo: lavorare con la creatività.
Attraversare l’oceano a nuoto sarebbe stata un’impresa più semplice, perchè la creatività è spesso sinonimo di elite, ma in questi tempi non ci si può permettere di scoraggiarsi: molto meglio armarsi di tanta buona volontà e cercare, cercare, cercare ancora.
Mena si è armata non solo di buona volontà, ma anche di occhi curiosi, di una macchina fotografica, di un computer e di passione. Passione per la comunicazione, per il web, per le dinamiche psicologiche delle community, per l’ e-learning, per la formazione.
Ed è stato così che ha incontrato il Guru di Anthos, Anna Vairo che le ha detto: “diamoci da fare!”.
Questo racconto potrebbe appartenere a tanti neolaureati, creativi, empatici, valigia-muniti che sognano di essere soddisfatti del proprio lavoro ma che, a causa di un sistema scolastico e lavorativo che non sempre favorisce l’innovazione, si trovano a nuotare ancora nell’oceano.
Un oceano fatto di stage non pagati e non sempre gratificanti, durante i quali si diventa esperti conoscitori di fotocopiatrici, di macchine del caffè e delle marche di sigarette preferite dal capo, nei quali soprattutto si respira tanto pressapochismo e presunzione.
Nonostante ciò, bisogna continuare a crederci, a studiare, a esercitare le proprie passioni SEMPRE… nell’attesa di incontrare un Guru che ci peschi finalmente dall’oceano!