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Il blog di ANTHOS formazione & comunicazione

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giovedì 30 agosto 2007

Buon anno scolastico!

Buon inizio a tutti!
Incontriamoci di nuovo in quest'area di scoperte, novità, curiosità... Una zona privilegiata in cui la quotidianità fornisce occasioni continue ed assidue per salutarsi, guardarsi negli occhi, lavorare intorno ad obiettivi comuni. Un luogo, tra fare ed essere, che presenta uno scenario futuro, inseguendo e promuovendo cambiamenti fin troppo veloci.
Una scuola dai compiti così complessi e trasversali, nei rapporti, nei ruoli, nelle finalità, nelle modalità, eppure così capace di percepirsi inadeguata con operatori che accettano i risultati come stimolo costante a fare di più.
Una scuola che vive di impegno e competenza di docenti, amministrativi, collaboratori interni e consulenti, ormai esperti nel lavorare insieme.
Una scuola i cui risultati sono affidati al tempo che verrà e che per questo è silenziosa, discreta, poco visibile e che ritorna tra ricordi, rimpianti, aneddoti raccontati anni ed anni dopo la personale frequentazione.
E' il luogo dell'incontro. E, forse, quest'anno ne sono ancora più convinta visto che, ultimando la mia pubblicazione sull' "Incontro", ho ampliato le mie convinzioni sulla centralità della relazione nel processo di crescita e di affermazione di sé.
La scuola come luogo di inclusione; quanto più ciascuno si sente accolto e valutato in funzione di ciò che è, tanto più modula le proprie risorse verso progetti comuni.
Un scuola che funziona si sente nell'aria, dal vociare vitale al rumore delle porte che segnano aule frequentate, dalla mancanza di toni alti, ai linguaggi educati. A scuola, i falsi sorrisi non durano troppo, la verifica dell'autenticità si realizza costantemente. E' un luogo in cui è bene esserci perché si fa sempre più strada la convinzione che l'individualismo è contro ogni apprendimento e la reciprocità risulta vitale per il benessere delle relazioni interne ed esterne.
Non è la scuola della bontà quella cui aspirare, ma la scuola della competenza, in cui aggiornamento, conoscenza, formazione, capacità di interagire alimentano fiducia in sé, motivazione al proprio ruolo, capacità di attendere i tempi di tutti, anche i propri.
Gli insegnanti sanno bene che sono attori insieme agli alunni e che la responsabilità degli uni cresce insieme quella degli altri tra dialogo, ascolto, dubbi, verifica.
La scuola non dà troppo spazio ai pregiudizi, pur se è impreziosita dall'esperienza; non dà nulla per scontato e la stessa persona in aula o nel corridoio, in riunione o nel colloquio con i genitori, ad ogni incontro, è una novità, una zona sconosciuta, un viaggio da intraprendere.
Ed allora, per una bella ripresa dei lavori, prepariamo valigia e viatico per il viaggio più arricchente e misterioso che possiamo intraprendere: viviamo la scuola!

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